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Il percorso mitico della Classe Quinta

percorso mitico

L’inizio del percorso mitico della Classe Quinta

Così inizia il percorso mitico per i bambini della Quinta…

Per fare qualcosa di grande bisogna prepararsi perché si deve essere abbastanza forti per affrontare l’impresa“.

Stiamo parlando di passeggiare nello spazio. come fece Leonov nel 1965, quando per la prima volta uscì dalla navicella Voskhod II. L’esperienza fu storica e il racconto ha colpito molto i bambini di Quinta che, proprio come Leonov, quest’anno si prepareranno intensamente per un viaggio tutto nuovo, quello della scuola secondaria.

spazio

Ha colpito molto anche il fatto che Leonov, nel corso di un’intervista rilasciata anni dopo, abbia detto che voleva da sempre fare l’astronauta:

“Serve anche il desiderio di fare quella cosa come Leonov che lo sognava da bambino”; “Per compiere grandi imprese devi innanzitutto avere una passione fin da bambino e dopo studiare e devi dedicarti a quel sogno per tutta la vita”;
“Inizia a sognare e da grande farai qualcosa!”.

Questi sono alcuni dei pensieri scritti dopo aver letto il racconto della prima uscita nello spazio che ha messo anche in pericolo la vita di Leonov, quando la sua tuta si gonfiò non permettendogli di rientrare nella navicella.

“E’ molto importante seguire le regole e ascoltare gli altri, perché in alcuni casi, potresti rischiare la vita”; “Solo col coraggio e la decisione si può compiere una grande impresa”; “Bisogna andare avanti e anche se qualcuno ti dice che non ce la fai devi sempre andare avanti”; “Bisogna credere in se stessi ed essere sicuri di quello che si fa”.

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Leonov infatti, per poter rientrare nella navicella prese una decisione importante: aprire leggermente una valvola della tuta, così da sgonfiarla e poter rientrare.

Altri hanno colto anche l’aspetto del non essere soli, in quanto Leonov rimase sempre in contatto con il cosmodromo a terra e con Beliaiev, il comandante della missione: “Per me è stata la collaborazione di tutti per arrivare a un unico obiettivo”: questo racconto ci ha insegnato…

“che dopo tanti piccoli passi si può fare qualunque cosa, perché da piccoli sognatori si diventa grandi apprendisti”.