Il Metodo

orari di ricevimento genitori 2018-19

 

Nuova Educazione nasce dagli insegnamenti di Tullio Castellani (1892-1977), ricercatore che nel 1938 ha fondato a Milano “Centro Coscienza”, un luogo di cultura e ricerca filosofica dove nel tempo è andata elaborandosi quell’idea di educazione e formazione dell’individuo che ha dato luogo alla nostra scuola.

Il nostro progetto educativo è mirato a una crescita armoniosa del bambino fin dalle fasi iniziali del suo contatto con il mondo esterno.

Le fiabe, i miti e la vita della Natura accompagnano la sua crescita. I miti nascono dall’esigenza umana profonda di rispondere alle grandi domande sulle origini dell’Universo e dell’Umanità: appartengono al patrimonio collettivo dei popoli e spesso, pur essendo stati elaborati da popoli geograficamente distanti fra loro, evidenziano straordinarie somiglianze. Ogni popolo ha dato la propria risposta ai grandi interrogativi esistenziali o a catastrofi naturali che portano alla distruzione del vecchio ordine e quindi alla trasformazione o alla rinascita di una civiltà.

Le immagini che raccontiamo agiscono per analogia e consentono al bambino di riconoscere la propria universale aspirazione a crescere.

Nel mito o nella fiaba il bambino segue la figura dell’eroe, gli ostacoli che incontra nella realizzazione di un bene comune e conosce la gioia del loro superamento.

Le fiabe e i miti sono in grado di comunicare con il mondo magico del bambino fatto di sentimento ed emozione. La maestra non fornisce spiegazioni, ma dalla narrazione li conduce, a seconda dell’età, all’animazione, alla produzione pittorica, all’ascolto di brani musicali adeguati, che possono sorreggere chi si affaccia nel mondo e deve essere aiutato a comprenderlo.

L’originalità del processo di crescita di ciascun bambino è dunque per noi il punto di riferimento per modulare tempi e ritmi della programmazione didattica. Nel bambino ci sono in potenza i valori umani: il compito dell’educatore è quello di creare le condizioni ideali affinché possa esprimerli e realizzarli nel contesto socio-culturale della classe.

In accordo con la teoria delle intelligenze multiple di H. Gadner, Nuova Educazione riconosce ai sentimenti e alle relazioni un valore pari a quello della conoscenza pura: la stimolazione dell’intelligenza emotiva (P. Salovey e J.D. Mayer), insieme con quelle di tipo logico-matematico, linguistico e creativo, si è rivelata fondamentale per la formazione di individui completi, perspicaci e consapevoli.

Il nostro metodo prevede di suddividere l’anno scolastico in arcate che corrispondono alle tappe educative promosse dalle insegnanti e sostenute dalle immagini culturali che vengono proposte a seconda dei passaggi di sviluppo che il gruppo classe deve compiere.

PRIMA ARCATA

  • La fondazione del gruppo. Conoscersi o rincontrarsi per condividere un cammino insieme richiede immagini che stimolino la disponibilità a incontrare l’altro, che potenzino sentimenti ri-leganti attraverso esperienze condivise.
  • L’individuazione. È la ricerca della propria qualità, della propria potenzialità che prende forma in un incarico sociale.
  • Il Natale. È la ricerca di una nuova armonia: una luce che guidi il cammino nella seconda arcata dell’anno.

SECONDA ARCATA

  • La strutturazione del gruppo. Affinché il seme piantato a Natale possa prendere forma, il gruppo si struttura attraverso incarichi e attività che stimolino il cooperative learning.
  • La Pasqua. È vissuta come la rinascita della natura, la vita nuova che ritorna dopo il lungo sonno invernale.
  • La maturazione e la raccolta dei frutti. Come il contadino miete le spighe di grano dopo il lungo lavoro con cura attenta e minuziosa, così emergono le conquiste su cui i bambini hanno lavorato per tanti mesi: è il momento della raccolta dei loro nuovi mezzi espressivi.

FUORI DALL’AULA

  • Fiabe e miti vivono il traguardo di diventare rappresentazioni teatrali in cui la classe offre ai genitori il racconto delle conquiste individuali e di gruppo.
  • La natura è nostra alleata, siamo favoriti dalla innata curiosità dei bambini per ogni fenomeno. Le frequenti escursioni della Scuola stimolano lo spirito di osservazione e descrizione, e guidano la comprensione del legame con la Vita.
  • Il mondo dell’immagine, dell’arte e della cultura riflette la nostra idea di libertà di percezione e pensiero ed è meta di visite e fonte di laboratori didattici.
  • Per accompagnare la naturale evoluzione del gruppo anche i momenti di interclasse favoriscono la condivisione delle esperienze e l’incremento delle relazioni sociali a diversi livelli che, rafforzando la componente emotiva, consolidano l’identità di ciascuno.

Il tema dell’anno “Io gioco, tu giochi, egli gioca… Noi impariamo”

Ogni anno la scuola sceglie un tema come filo conduttore che unisce tutte le classi e le diverse discipline proposte. Il tema viene individuato in Collegio Docenti, a seguito di un’attenta analisi dei cambiamenti, sempre più rapidi che avvengono nella società e nel mondo. La società affida infatti alla scuola due compiti fondamentali: trasmettere il sapere e la cultura del passato alle nuove generazioni e preparare i giovani alla società in cui vivranno in modo che essi siano in grado di capirla e di contribuire al suo cambiamento. Mai come oggi sentiamo di grande importanza occuparci del nostro pianeta ed è un dovere impellente di noi educatori condurre i bambini al rispetto del luogo in cui vivono rendendoli attivi e propositivi. Partendo da queste riflessioni, abbiamo scelto come tema dell’anno:

“Io gioco, tu giochi, egli gioca… Noi impariamo”

La letteratura scientifica è unanime nel considerare le attività di gioco molto importanti per lo sviluppo dei bambini.

Giocare è parte della natura umana, è divertente e coinvolgente, è emozionante, sociale, è strategia e ragionamento, è creatività.

I bambini imparano meglio, più in fretta e in modo più incisivo se utilizzano il gioco nei loro apprendimenti quotidiani, il gioco favorisce una maggiore motivazione intrinseca nel bambino, che può arrivare ad essere veramente coinvolto e interessato nell’apprendimento, non vedendolo come un dovere.

Tema che sarà per noi il punto di partenza per attività, laboratori e didattica in cui sono implicate diverse aree cognitive. Protagonista e spunto per riflettere e lavorare insieme sarà il gioco, strumento educativo essenziale. Attraverso il gioco ci conosceremo, cresceremo e impareremo.

Il primo giorno di scuola

Il nuovo anno scolastico si è aperto con una festa in giardino insieme alle famiglie e l’acqua è stata protagonista fin dal primo giorno. Nascosto in un forziere, non oro o gemme ma l’elemento più prezioso: l’acqua.

Gli insegnanti hanno animato una poesia, cantato e danzato con i bambini e ognuno di loro ha poi lasciato una propria traccia sul grande dipinto di una sorgente, simbolo di un nuovo inizio insieme.

Infine, le maestre hanno chiamato i bambini della propria classe e hanno consegnato loro il diario, come strumento che collega i tre poli educativi, e una delle preziose goccioline contenute nel forziere.

La gita di fine anno

Negli ultimi giorni di scuola, tutte le classi si recano in un’altra regione per un viaggio di istruzione di due/tre giorni, durante il quale i bambini svolgono principalmente attività a stretto contatto con la Natura. È questa per loro un’occasione in cui, nella vita comunitaria, sperimentare la società intesa come collaborazione, solidarietà, presa di coscienza e valorizzazione delle differenze, rispetto delle regole e dei diritti propri e altrui. Durante la sperimentazione degli anni precedenti abbiamo osservato che i bambini, attraverso questa esperienza, possono toccare con mano gli sviluppi acquisiti nel corso dell’anno.